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Accessori degli anni ‘20



Sbirciando in un guardaroba degli anni ‘20 si può notare che ciò che caratterizzava  il look dell’epoca, oltre alla foggia degli abiti, era la grande varietà di accessori che potevano essere combinati personalizzando lo stile, adattandolo alle varie occasioni d’uso ed aggiungendo un tocco glam.

Vediamoli nel dettaglio:

I COPRICAPO

Il cappello Cloche

Partendo dalla testa, tra tutti i copricapo il cappello “Cloche” fu quello che spopolò per tutto il decennio ed oltre. Bombato sulla sommità ed aderente sulle tempie con una sottilissima tesa profilata all’altezza degli occhi, regalava un allure di mistero alle donne che sembravano guardare gli altri sempre un po’ dall’alto in basso.

Se la sagoma a campana restava l’elemento comune per questo tipo di cappello, infinite furono invece le varianti quanto a tipologia di tessuto utilizzato e dettagli fantasia come spille, piume, gemme o trimmers.

Il cappello Turbante

Ritornato di gran moda anche negli ultimi anni, il turbante, di origini orientali ed attualizzato da Paul Poiret, negli anni ‘20 era il copricapo tra i più apprezzati, soprattutto per gli eventi serali.

In abbinamento all’abito indossato, come per il cappello cloche anche il turbante manteneva la sua forma base ma veniva declinato in innumerevoli fogge, sia che fosse avvolto circolarmente sulla testa a strati sia con drappi cuciti che riproducevano la  sovrapposizione e venivano riccamente decorati.

Con i copricapo i modisti dell’epoca si sbizzarrirono con tessuti più o meno lussuosi, materiali e decorazioni originali e creative.





SCIALLI E COPRISPALLE

Negli anni 20 non mancavano abiti scollati o senza maniche, soprattutto  per le uscite serali e scialli e coprispalle erano necessari non solo per ripararsi dal fresco ma anche per aggiungere un tocco di eleganza.

A seconda della stagione, variava il tessuto impiegato per coprenza. Si passava da trame semitrasparenti o velate magari impreziosite da perline o ricami, a tessuti più consistenti o in pelliccia (più o meno pregiata a seconda del livello di benessere).

Anche tra le donne meno facoltose era frequente fissare su un lato con una spilla grandi foulard a mò di coprispalle.




GIOIELLI

Altri protagonisti indiscussi del decennio furono i gioielli.

La gioielleria negli anni ‘20 assunse forme e motivi che divennero distintivi del periodo.

Tra gli altri, le iconiche collane lunghe indossate oltre la linea della vita con un ciondolo pendente che poteva essere una pietra, una piuma o una nappa in stile modello “Sautoir”.

Altro trend erano le collane “chokers”, dei collari indossati aderenti al collo in nastro, raso, velluto o strass.

I bracciali erano di gran moda, sia che fossero i rigidi “bangles”, che polsini tempestati di pietre, l’importante era indossarne numerosi in più serie lungo il braccio.

Gli orecchini erano perlopiù pendenti e di sera con più ciondoli a goccia stile modello “Chandelier”.

Anche gli anelli contribuivano al trionfo di luce.

Oltre ai modelli con pavé che esaltavano il taglio e il colore delle pietre preziose, il vero must divenne il modello “cocktail” ovvero una grande pietra circolare centrale dai colori accesi incastonata in una montatura massiccia e vistosa, una nota di ostentazione tipica degli anni ruggenti.




Era molto popolare creare luce anche tra i capelli.

Tiare e fili di perle tessevano trame luminose tra le acconciature. Le acconciature erano fissate da fasce in tessuto colorato o con ricami preziosi di perline o pietre giaietto.

Infine, per le più appariscenti, il taglio bob dei capelli veniva impreziosito con un copricapo a zucchetto “skull cap”, aderenti alla calotta della testa e tempestati di strass e pietre colorate.




Negli anni ‘20 diventa di uso comune la bigiotteria con cui si combinavano riproduzioni di gioielli in materiali alternativi e meno costosi come il legno o la bachelite a materiali e pietre preziose autentiche.

L’intento comune era quello di celebrare il più possibile l’esuberanza del decennio con un’esplosione di colori,  libertà creativa e quell’immancabile “scintillio”.