Con la preziosa collaborazione di Miss Pepperpot - ft Miss Pepperpot
Di recente
rovistando tra gli scaffali polverosi della soffitta di mia nonna mi sono
ritrovata tra le mani un romanzo, che poi ho scoperto essere stato di grande
successo negli anni 50 e in Italia addirittura oggetto di censura (considerati
i temi trattati è comprensibile che la stampa perbenista dell’epoca lo abbia
strancato più volte!).
FOTO: Edizione italiana Mondadori del 1957. Molte di queste copie furono sequestrate in quell'anno.
Si tratta di “Cioccolato
a colazione” (nella versione originale Chocolates for Breakfast) della autrice
Pamela Moore ed è un libro vintage ambientato nell’America puritana degli anni
’50 – sulla scia della letteratura sulla cosiddetta gioventù bruciata - che ci
riporta alla atmosfere dei zuccherosi dei mitici Fifties in cui tutte, come
cantava Sandy Olsen in Grease, volevano
essere “come Sandra Dee”.
La protagonista è
Courtney una quindicenne inquieta che, in prima persona ed in modo diretto e
disincantato, racconta la sua iniziazione alla vita e all’amore in particolare.
Sullo sfondo di Hollywood
e del rutilante mondo del cinema e dello star system, prima, e di una New York
malinconica e spregiudicata, poi, Courtney ci introduce nel campo minato dell’adolescenza
in cui nulla è regalato semmai comprato a costo di cocenti delusioni e,in alcuni
casi, di drammatiche scelte (d’altronde come altrimenti definire il traumatico
risveglio nel letto di uno sconosciuto che augura il buongiorno alla nostra
protagonista porgendole una leggiadra coppa di champagne?)
E’ una lettura
molto intrigante per chi ama rivivere le palpitazione dei primi amori e allo
stesso tempo desidera partire con la fantasia in un meraviglioso viaggio nel
tempo tra impeccabili divise da college, dive e starlette della Golden
Hollywood, onde sinuose tra i capelli, delicati colori pastello sublimati da
invidiabili vitini da vespa e voluttuose gonne a ruota sotto il cui tulle
serpeggiava il brivido della trasgressione ed il fascino del proibito.
Recently
rummaging through the dusty shelves of the attic of my grandmother, I
found myself in his hands a novel, which I later discovered was a great
success in the 50s and in Italy even censured (considered the topics it
is understandable that the press the politically correct era has strancato more times!).
It
is "Chocolate for breakfast" (in the original version Chocolates for
Breakfast) of the author Pamela Moore and is a vintage book set in
America Puritan '50s - in the wake of the literature on the so-called
Beat Generation - which brings us back to the atmosphere of saccharine of the legendary Fifties in which all, as she sang Sandy Olsen in Grease, wanted to be "as Sandra Dee".
The protagonist is a fifteen Courtney restless, personally and
directly, disenchanted, recounts his introduction to life and love in
particular.
Against
the backdrop of Hollywood and the glittering world of cinema and the
star system, the first, and a New York melancholic and unconventional,
then, Courtney us into the minefield of adolescence in which nothing is
given if anything bought at the cost of bitter disappointments and in some cases, dramatic choices (after all how else to define the
traumatic awakening in the bed of a stranger who wishes good morning to
our protagonist, handing her a graceful glass of champagne?)
It
'a very intriguing reading for those who like to relive the pulsating
first loves and at the same time want to start with the imagination on a
wonderful journey through time among college impeccable uniforms, stars
and starlets of Hollywood Golden, sinuous waves in your hair, delicate pastel
colors sublimated by enviable from wasp waists and voluptuous skirts
under whose tulle snaked the thrill of transgression and the lure of the
forbidden.